martedì 1 maggio 2007

IL CAMBIO DELL’ARMADIO… TRA IL SERIO E IL FACETO

C’è sempre un che di magico in questa cerimonia stagionale, cui bisognerebbe riservare un momento tranquillo come per una meditazione o degli esercizi spirituali.
Già, perché quando metti via tutti i vestiti grigi e pesanti e tristi dell’inverno, oltre ad assicurarti che siano puliti, metti via le giornate buie il freddo l’umido la pioggia e la tristezza frequente. Metti via uno per uno i maglioncini scuri che niente riesce a rischiarare. Metti via le lacrime di domeniche solitarie senza sole.
Ma poi sali nell’altra parte dell’armadio e loro sono lì tutti insieme. I vestiti colorati, tanto rosso e rosa e arancione. I giorni fuori a chiacchierare sul balcone. Le sere a spasso per il paese senza una meta ma solo per curiosità. Tirare tardi tanto viene buoi dopo le nove e mezza. La gioia dell’attesa delle vacanze al mare.
Tutto nel giro di poche ore, tutte le tue giornate passate e quelle che desideri. L’aspettativa del nuovo, sapere che, prima o poi, comunque l’estate torna. E con lei i colori e la voglia di ridere. La voglia di riscoprire che tu sei vivo. Anche se esiste l’inverno scuro e il buio perenne che si porta via persone che ami.
Ho portato nell’armadio, comodi da prendere, facili da indossare, il rosa della serenità, il fresco dell’azzurro, l’arancio della gioia, il rosso della passione.

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